S. S. il XVII Karmapa
Ogyen Trinley Dorje
Sostenitore delle Attività del Buddha
Il primo Karmapa, Dusum Khyenpa (1110 – 1193) diede inizio, oltre 900 anni fa, al sistema che permette di riconoscere le reincarnazioni dei lama in Tibet, predicendo la sua stessa rinascita. “Karmapa” in tibetano significa “colui che sostiene le attività del Buddha”. Il Karmapa fondò anche il ramo Karma Kagyu della Scuola Kagyu del Buddhiasmo Tibetano. Tutti i sedici Karmapa diventarono maestri con speciali qualità, molto rispettati e riveriti da tutte le Scuole di Buddhismo Tibetano, dalle genti del Tibet e delle regioni Himalayane. Alcuni Karmapa furono anche insegnanti di imperatori mongoli e cinesi. Quando il 16° Karmapa fuggì dal Tibet e arrivò nel Sikkim, il re del Sikkim gli offrì la terra per costruire un grande centro monastico, che più tardi diventò il Monastero di Rumtek .
Sua Santità il 17° Karmapa, Ogyen Trinley Dorje, nacque nell’anno 1985 in una remota zona dell’est del Tibet, in una famiglia di nomadi. Fu trovato grazie alle istruzioni contenute in una lettera di predizione lasciata dal 16° Karmapa e la sua identità fu confermata non solo da Tai Situ Rinpoche e Gyaltsap Rinpoche, ma anche da Sua Santità il 14° Dalai Lama. Nel 1992 a Tsurpho, il luogo tradizionale del lignaggio dei Karmapa in Tibet, si svolse la cerimonia del suo insediamento sul trono.
Già in tenera età il Karmapa dimostrò i segni che sarebbe diventato un grande leader e un grande maestro. Celebrò la sua prima cerimonia pubblica di “Conferimento dei Poteri o Iniziazione” all’età di otto anni e in breve tempo padroneggiò tutte le tecniche e conoscenze che i monaci di Tsurphu potevano offrirgli. Iniziò a guidare il rinnovamento del monastero di Tsurphu, che era in fase di ricostruzione. Costruì anche uno Shedra, un collegio monastico, presso Tsurphu, mentre contemporaneamente guidava anche altri monasteri e centri nel mondo. Il giovane Karmapa divenne presto un magnete per i devoti in tutto il Tibet e altri paesi stranieri. Iniziò anche a riconoscere le reincarnazioni di altri importanti lama Kagyu, come ad esempio Jamgong Kongtrul Rinpoche.
All’età di quattordici anni il Karmapa decise di intraprendere l’azione più pericolosa e impegnativa della sua vita, scappare dal Tibet in India. Fece questa scelta per due ragioni: primo perché non gli era permesso di far arrivare i suoi insegnanti dall’India in Tibet e pertanto non gli sarebbe stato possibile completare l’addestramento tradizionale per formarsi come guida spirituale; secondo perché intuì che sarebbe stato usato contro Sua Santità il Dalai Lama.
Il mondo guardò con emozione e reverenza l’arrivo del quattordicenne Karmapa a Dharamsala all’inizio del 21° secolo, che prendeva Rifugio ai piedi di Sua Santità il Dalai Lama. Il governo e il popolo dell’India lo accolsero come un ospite onorato e sin da allora egli visse presso il monastero di Gyuto a Dharamsala, ricevendo un’educazione monastica tradizionale e tutte le necessarie trasmissioni sotto la guida di maestri Kagyu e di Sua Santità il Dalai Lama, il quale nominò Khenchen Thrangu Rinpoche come suo tutore principale.
Oltre ad essere il Karmapa un erudito e un insegnante in tutti i campi del Bhuddismo Tibetano, i suoi poemi, dipinti, manoscritti e specialmente le sue opere teatrali e canzoni, composte e dirette insieme agli artisti dell’accademia “Tibetan Institute of Performing Arts”, sono molto apprezzate. Ama studiare le lingue e le culture delle diverse civiltà dell’Asia, così come quelle dell’Occidente e ha preso lezioni di sanscrito, hindi, cinese, coreano, vietnamita e inglese. E’ altrettanto interessato alla scienza moderna e ha partecipato attivamente agli incontri “Mind and Life Conferences” con Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala.
Il Karmapa assunse la responsabilità di guidare la Scuola Karma Kagyu del Buddhismo in giovane età, introducendo in breve tempo molte riforme e miglioramenti nei monasteri Karma Kagyu, sia quelli maschili sia quelli femminili, a livello di studi e disciplina. Stabilì il Karma Kagyu Monlam come piattaforma principale delle sue attività. Questo importante raduno di preghiera che si svolge annualmente a Bodhgaya richiama migliaia di monaci, monache e devoti da tutto il mondo, specialmente dalle regioni himalayane. Il Karmapa iniziò le sue riforme insegnando a monaci e monache come vestirsi, sedersi, camminare e prostrarsi in modo corretto e successivamente come meditare e pregare. Il Kagyu Monlam Chenmo Internazionale è una meraviglia non soltanto per le preghiere ispiranti, ma anche per la disciplina e la partecipazione internazionale. Le preghiere e gli insegnamenti vengono tradotti simultaneamente in dodici lingue e trasmessi via web in tutto il mondo.
Nel 2007, dopo vari anni di vegetarianismo, Sua Santità il 17° Karmapa chiese che non fosse più servito cibo a base di carne nelle mense dei suoi monasteri. Spiegò che se si desidera davvero sviluppare una compassione genuina verso gli animali e coltivare l’aspirazione di alleggerire le loro sofferenze, si rende necessario cercare di farlo in pratica! Alla fine del suo insegnamento migliaia di mani si alzarono: quelle dei monaci, delle monache e dei laici che si presero l’impegno di diventare vegetariani. Questa è una magnifica dimostrazione del metodo del Karmapa, di insegnare dando l’esempio.
All’interno dei collegi monastici il Karmapa ha fatto la differenza anche in ambito educativo. Ha cambiato la struttura dell’annuale Kagyu Guncho, il “Dibattito Invernale”, occasione nella quale tutti i collegi monastici si riuniscono per il periodo di un mese allo scopo di studiare e dibattere a turno, con premi e riconoscimenti ai migliori collegi, ai singoli conduttori di dibattito, agli studenti più entusiasti e impegnati. Durante questo periodo Sua Santità impartisce insegnamenti su un importante testo filosofico della Tradizione Kagyu e ai dibattiti segue una conferenza di tre giorni.
Il Karmapa ha fatto storia istituendo, nell’anno 2014, il raduno annuale “Arya Kshema Winter Dharma” per le monache Karma Kagyu ed estendendo anche a loro l’accesso ad una educazione rigorosa femminile. In tale occasione le partecipanti furono circa 300. Le monache non solo parteciparono ai dibattiti, ma presero parte anche a tutte le attività, inclusi i rituali, i canti e nel coordinare la disciplina all’intero del raduno. Questo è solo uno degli esempi che rivelano come il Karmapa stia lavorando per dare maggiore potere alle donne, in ogni campo e ambito.
Nel 2009 durante una conferenza TED a Mysore il Karmapa dichiarò che è responsabilità delle guide spirituali assumere un ruolo di leadership riguardo ai problemi sociali, come la crisi ambientale e la condizione delle donne. Egli stesso si è impegnato in tal senso, ispirando altri a seguire il suo esempio.
Il Karmapa considera la protezione dell’ambiente quale sinonimo di pratica del Dharma. Ultimamente ha affermato che gli farebbe piacere che i monasteri buddhisti diventassero guide per le proprie comunità nelle questioni ambientali, particolarmente per via del fatto che le comunità himalayane stanno iniziando a fronteggiare le enormi conseguenze del cambiamento climatico. Nello stesso anno, a tal scopo, ha fondato e tuttora presiede Khoryung (“ambiente” in tibetano), un’associazione di monasteri eco-buddhisti in Himalaya. Oggi l’associazione comprende più di cinquantacinque monasteri buddhisti, maschili e femminili, che stanno sviluppando progetti nell’area himalayana. In collaborazione con Enviromental Guidelines l’associazione ha realizzato il popolare libretto intitolato “108 Things You Can Do to Protect the Earth” (Le 108 Cose che Puoi Fare per Proteggere la Terra). Oltre all’impegno profuso per l’Himalaya incoraggia le persone che vivono nei paesi sviluppati a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali e a semplificare lo stile di vita.
Il Karmapa è un visitatore regolare e molto popolare di scuole e collegi tibetani. E’ diventato un esempio di coraggio e dedizione e pur essendo un forte sostenitore delle tradizioni più autentiche resta aperto alle positive influenze della modernità, nei confronti della popolazione tibetana in generale e in particolare della sua gioventù. I Tibetani che vivono in Tibet chiamano il Dalai Lama Panchen Lama e il Karmapa, il sole, la luna e la stella del Tibet. L’impegno del Karmapa per le giovani generazioni ha prodotto due libri importanti: “The Future is Now” (Il Futuro è Adesso) e ”The Heart is Noble” (Il Cuore è Nobile). Il Karmapa ha ripetuto tante volte di sentire una profonda connessione con la gioventù di oggi e ama coinvolgere i giovani nelle discussioni e al dialogo.
Il Karmapa ha anche partecipato a numerosi incontri di dialogo interreligioso e conferenze buddhiste difendendo le cause ambientali, quelle delle donne, le cause dei giovani e promuovendo il non-settarismo insieme al rispetto per tutti i cammini religiosi.
Nel modo di fare le cose egli si rivela sempre fedele alla tradizione, autentico e al tempo stesso innovativo e artisticamente creativo. Nel gennaio 2014 ad esempio si è esibito nella danza del lama Guru Padma Sambhava eseguendola esattamente nel più autentico e tradizionale dei modi. Altresì ha invitato le monache a prendere parte alle danze sacre, cosa mai accaduta prima nella storia della tradizione Karma Kagyu. Queste danze sono tra le esibizioni religiose più belle e benedette della cultura buddhista tibetana.
Sua Santità il 16° Karmapa viaggiò in molti luoghi in Europa e in America dando vita a numerosi centri e gruppi. Di conseguenza seguaci e sostenitori hanno ripetutamente richiesto al 17° Karmapa di far loro visita e nel maggio 2008 il Karmapa ha quindi intrapreso il suo primo viaggio in Occidente recandosi negli Stati Uniti e insegnando presso i numerosi centri di Dharma e altri grandi spazi pubblici. Nel 2011 ha poi visitato nuovamente gli USA.
Ora, nel corrente anno 2014, esaudisce il desiderio a lungo conservato di visitare il continente europeo. Come il suo predecessore anche il 17° Karmapa sente una forte connessione personale con l’Europa. Spesso racconta di avere l’impressione di essere nato in Europa come contadino in una delle sue vite passate.
Text provided by KFE Representative for Italy Mr Carlo Donini